giovedì 24 ottobre 2013

Recensione - Il mio disastro sei tu di Jamie McGuire


L'ho fatto, ho finito di leggere "Il mio disastro sei tu" che vi avevo già presentato in questo post. In realtà non sono entusiasta della diciamo rilettura, di questa discussa, amata e odiata storia tra Travis e Abby.







Trama:

"Un giorno ti innamorerai, Travis. E quando succederà, combatti per il tuo amore. Non smettere di lottare. Mai". Travis Maddox è solo un bambino quando sua madre, ormai con un filo di voce, gli lascia queste ultime parole. Parole che Travis conserva come un tesoro prezioso. Adesso Travis ha vent'anni e non conosce l'amore. Conosce le donne e sa che in molte sarebbero disposte a tutto per un suo bacio. Eppure nessuna di loro ha mai conquistato il suo cuore. Provare dei sentimenti significa diventare vulnerabili. E Travis ha scelto di essere un guerriero. Finché un giorno i suoi occhi scuri non incontrano quelli grigi di Abby Abernathy. E l'armatura di ghiaccio che si è scolpito intorno al cuore si scioglie come neve al sole. Abby è diversa da tutte le ragazze con cui è sempre uscito. Cardigan abbottonato, occhi bassi, taciturna. E soprattutto apparentemente per niente interessata a lui. Ma Travis riesce a vedere dietro il suo sorriso e la sua aria innocente quello che nessuno sembra notare. Un'ombra, un segreto che Abby non riesce a rivelare a nessuno, ma che pesa come un macigno. Solo lui può aiutarla a liberarsene, solo lui possiede le armi per proteggerla. L'ultima battaglia di Travis Maddox sta per cominciare e la posta in palio è troppo importante per potervi rinunciare. Solo combattendo insieme Abby e Travis potranno dare una casa al loro cuore sempre in fuga...


Per chi non ha ancora avuto modo di leggere "Uno splendido disastro" consiglio vivamente di prendere in considerazione di leggerlo prima di affrontare la lettura del seguito, nonostante trattino della stessa storia attraverso occhi diversi, prima quelli di lei, poi quelli di lui. Nel "Il mio disastro sei tu" mancano descrizioni dettagliate e situazioni di ciò che accade a differenza del primo libro che risulta più completo sotto questo aspetto.


Travis Maddox è quello che rappresenta un perfetto playboy, il classico ragazzo bello da morire, a tal punto da far impazzire e sbavare metà delle ragazze presenti nella sua scuola (con cui alla fine è più meno già uscito).  Già al primo capitolo veniamo travolti con la sua tristezza, rappresentata dalla perdita in età infantile della donna che ama più al mondo, sua madre. Nonostante ciò cresce come un duro, insieme ai suoi quattro fratelli da cui impara a combattere per difesa, portandolo ad essere sempre tra i vincenti del suo "Cerchio", là dove svolge pericolosi combattimenti clandestini con cui si guadagna da vivere per pagare gli studi e l'affitto dell'appartamento con cui vive insieme al cugino Shepley.

Abby con il suo cardigan e l'aria taciturna sembra una ragazza tranquilla, ma nessuno sa cosa si celi dietro al suo cognome, Aberthany. Scappata insieme alla sua migliore amica America da un passato oscuro e da dimenticare si avvicina un po' per caso a quello che è il tipo di ragazzo perfetto per lei, ma proprio ciò da cui è intenta a sfuggire. Travolti da un'inspiegabile passione, ma con l'intento di continuare ad essere razionali, affronteranno un percorso di conoscenza, comprensioni ed incomprensioni, gelosie, possessività, spiegazioni, verità, delusioni e amore senza eguali.

Nonostante stessi leggendo una storia già letta non ho mai provato quella sensazione di "già visto" e "da saltare perché so come va a finire", ma una continua sorpresa e curiosità senza mai annoiarmi. Non risulta infatti una scrittura banale e scontata ma piacevole da rileggere, come se fosse già stato deciso in partenza di inserire i pensieri di Travis per arricchire la storia, questo per ciò che riguarda l'abilità di riscrivere una storia già vista e riuscire comunque ad attrarre il lettore.
Ma devo essere sincera, nella rilettura ho trovato alcuni particolari (che alla prima lettura avevo piacevolmente trascurato per concentrarmi sui fatti) un po' troppo surreali e fastidiosi. Abby qui non l'ho proprio sopportata, vista dal punto di vista di Travis è stato tutto troppo penoso, tanto che ho desiderato la facesse semplicemente finita e la lasciasse stare perché in realtà era lei quella a non meritarselo (peccato sapessi già come andava a finire).
Shepley e America invece li adoro, li adoro come amici e come fidanzati, come consulenti e spalla d'appoggio.
Detto questo apriamo un po' gli occhi, qui abbiamo presenti non uno, ma ben due esemplari di maschio praticamente in via d'estinzione. Leggendo il punto di vista di Travis ci addentriamo in pensieri che normalmente appartengono alla razza più comune di "femmine", si perché purtroppo siamo sempre noi quelli a soffrire di più per quello che è un tipico ragazzo "stronzo". Ma qui abbiamo da un lato Shepley che sbava ancora dietro alla ragazza che ha già conquistato (beata lei), iperprotettivo e spaventato alla possibilità di perderla, dall'altro lato abbiamo Travis che è si il tipico ragazzo stronzo, solo che improvvisamente si innamora e diventa il perfetto cagnolino di una ragazza questa volta "stronza". Accidenti se ci penso è proprio così che gira il mondo! Non è forse vero che alle ragazze piacciono più i Bad boys?
Visto dall'esterno era un quadro altamente perfetto, addentrandoci nei loro pensieri però, a mio parere, è stato un po' troppo autodistruttivo.

Dire che Abby è lunatica è dir poco. Accetta di dormire insieme a Travis nello stesso letto senza batter ciglio, ma non vuole qualcosa di più, però poi si incazza quando Travis porta a casa delle ragazze sotto effetto dell'alcool, ma è pronta a far finta di niente per mantenere "la promessa". Non vuole Travis, esce con Parker, però non vuole Parker. Nel frattempo continua a dormire abbracciata a Travis e uscire con Parker, ma è interessata a Parker, non a Travis. Però in realtà è Travis quello che vorrebbe, ma non può, accidenti!

Viene buttata lì la sua "stronzaggine" senza spiegazioni, lasciandoti solo compatire il povero Travis. Mentre dal punto di vista di Abby era più semplice capire e immaginarsi i pensieri di lui, senza odiarlo per i suoi gesti.
Motivo per cui ribadisco, se avete intenzione di leggere questa storia, partite dal punto di vista di Abby per imparare ad apprezzare i personaggi (chi più chi meno) e a capire meglio il perché e come mai di certi avvenimenti!

Quanto vorrei non provare questo fastidio assurdo verso la nostra protagonista! Ho apprezzato "Uno splendido disastro" anche perché mi ha fatto riprovare delle emozioni riguardanti il mio passato, passando oltre a tutti questi avvenimenti che dal punto di vista di Travis non vengono altro che sottolineati e risottolineati rendendoli difficili da trascurare. Rimango comunque dell'idea che la storia in sé mi piaccia, peccato che il punto di vista di Travis sia stato un po' troppo difficile da mandare giù.


Ricordatevi che qui la nostra cara autrice ha deciso di inserire un finale inedito, raccontando la storia dei protagonisti più in là negli anni.
Peccato che a me sia sembrato un qualcosa in più, si, ma troppo sforzato.

Voto: 3/5

6 commenti:

  1. ottima recensione!
    Io ho letto uno splendido disastro ma non mi è piaciuto molto. Eppure sono curiosa di leggere questo libro, perché mi piacerebbe conoscere il punto di vista di Travis. Comunque ho notato che la maggior parte in Il mio disastro sei tu sta odiando Abby.. io sinceramente la odiavo anche nel primo xD
    Vedremo, appena avrò un po' di tempo lo leggerò ^^

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    1. Nel primo diciamo che era ancora accettabile! Nel secondo e' da schiaffi! (ops) ahah sicuramente perché dando più peso ai pensieri di Travis su una storia già scritta e lasciando dei particolari (secondo me importanti) è risultata solo una "comparsa" nella veste della "ragazzaccia che fa innamorare il ragazzaccio, ma il ragazzaccio inizia a sbavare mentre lei lasciamola stronza com'è"

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  2. Ciao! Eccomi qui a sbirciare nel tuo blog! Mi piace molto e complimenti per la recensione :-)
    Non avevo mai sentito parlare di questi libri, ma dopo questa recensione non credo che mi ci avvicinerò, soprattutto a quest'ultimo. Provare antipatia verso la protagonista può davvero riuscire a rovinare la lettura di un bel libro!
    Ciao e buon weekend

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    1. Ciao Chiaretta! Grazie e benvenuta! ;)
      Hai ragione, provare antipatia per la protagonista non è il massimo! Meno male che il primo è stato più piacevole!

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  3. Te lo dico anch'io: Ottima recensione..mi è piaciuta moltissimo!!
    Se posso approfittare, vorrei chiedervi una cosa.
    Come e dove posso trovare una descrizione più dettagliata dei personaggi Shep e America??? Sono in crisi..devo fare una cosa e non conosco granchè di questi due personaggi..lo so che sono secondari e che nel libro non dice neanche il cognome di Shep, ma devo trovare assolutamente più informazioni possibili..spero mi possiate aiutare!! :)

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  4. ottima analisi del libro che mi è piaciuto molto

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