Buongiorno lettori e buon inizio settimana! Come state? Cosa state leggendo di bello? Vi lascio oggi alla mia recensione di "A time for dancing" di Davida Wills Hurwin gentile omaggio Giunti, che a distanza di così tanti anni ha riportato al pubblico un romanzo da cui è stato tratto un gran bel film nel lontano 2000 commovente e indimenticabile, soprattutto tratto da una storia vera. Se non lo avete mai visto, accorrete. Ma prima, leggetevi il romanzo.
Titolo: A time for dancing
Autore: Davida Wills Hurwin
Editore: Giunti
Prezzo: 12,00
Pagine: 272
Data uscita: 09 Febbraio 2008
Sam e Jules sono amiche da sempre e l'estate prima dell'ultimo anno del liceo discutono il proprio futuro, sognano di andare all'università o di scegliere il duro cammino per diventare ballerine professioniste. Comunque sia, sono pronte a vivere questa esperienza insieme, condividendo trionfi e lacrime. Non sono pronte però al destino che è già dietro l'angolo: Jules scopre di avere un tumore. Inizia così un nuovo capitolo della loro esistenza che le costringe a scoprire nuove cose di sé e dell'altra, che rischia di farle smarrire ma finisce per confermare la forza della loro amicizia. La vita può essere durissima e imprevedibile ma anche meravigliosa: esistono un tempo per amare, un tempo per vivere e un tempo per ballare.
"A time for dancing" è il titolo di uno dei miei film preferiti. Mi ha commossa, fatto sognare, poi piangere. Ricordo ancora quando da piccola ancora poco esperta di film o titoli lo avevo visto, e poi passati gli anni lo cercavo e ricercavo, senza ricordarmene il titolo.Volevo rivederlo, riprovare le emozioni che mi aveva lasciato. A distanza di così tanti anni, più di dieci, vedo la pubblicazione di un libro che porta il titolo di cui mi ero dimenticata, che ho cercato, trovato e poi impresso nella mente.
Solo a distanza di così tanto tempo vengo a conoscenza del fatto che il film, fosse stato tratto appunto da questo libro. Vi dirò, le differenze tra libro e film mi sono apparse subito evidenti, nonostante sia passato tempo dall'ultima volta che ho visto il film. Eppure nonostante la mia mente abbia carpito grosse differenze ha continuato ad andare avanti nella lettura per ricominciare a conoscere la storia di Sam e Jules, così come pensavo di conoscerla, ma in maniera diversa. Amiche per la pelle, quasi come sorelle. Aspiranti ballerine professioniste, vivono di gioie condivise, balli spettacolari, delusioni amorose e poi esperienze nuove. Sono inseparabili, finché un giorno Jules si ammala. Quello che dapprima appare ai medici come un qualcosa di inspiegabile o di poca rilevanza, dopo estenuanti controlli si rivela brutale per quello che è: cancro.
Inizia così il calvario di Jules, per combatterlo. Estenuante sedute di chemioterapia, che la portano nel suo Mondo di Mezzo. Duro e immaginario. Fatto di dolore e illusioni, male. Tanto male.
L'amicizia che c'è, la malattia che ti cambia.
L'amicizia che sopravvive, ma le difficoltà difficili da evitare.
Sam e Jules non sono più solo Sam e Jules, a dividerle c'è il maledetto cancro. Un giorno Jules dorme, l'altro anche. Un giorno non riesce a rispondere al telefono, l'altro è dal medico. Un giorno è troppo stanca, un giorno troppo arrabbiata. Sam fa di tutto per rimanere vicino all'amica. Ma diventa difficile. Allo stesso tempo, la loro è una di quelle amicizie che vivranno per sempre.
Devo appuntare che rispetto al film ho trovato nel libro meno concentrazione verso la "danza". Nel film mi è sembrato una parte veramente centrale e protagonista, mentre nel libro ha fatto più da comparsa.
Un romanzo davvero profondo e toccante, come possono esserlo i romanzi con amicizie vere e indistruttibili. La malattia è una brutta bestia, descriverla non è semplice. L'autrice non cade nel banale, nel visto e rivisto, racconta la sua storia a modo suo. Con i suoi elementi, la sua giusta dose di informazione e poi triste verità. Non solo quella del calvario tra ospedali e medici, ma delle famiglie, degli amici, quelli veri e quelli fatti solo da conoscenti. Descrive perfettamente i disagi, gli sbalzi d'umore, le difficoltà. Descrive come spesso anche le amicizie più vicine possano in qualche modo spezzarsi, per poi ricollegarsi. Di come chi vicino o lontano, col cuore ci sarà sempre.
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4/5 |
Consigliato a chi nell'amicizia cerca conforto, forza, un punto di riferimento. A chi non ha paura di combattere e cadere, consigliato per imparare il valore di vivere.