Editore: Adelphi
Prezzo: 12,00
Pagine: 318
Data uscita: 01 Gennaio 2001
E' un libro che vorrei consigliare a tutti: medici e malati, lettori di romanzi e di poesia, cultori di psicologia e di metafisica, vagabondi e sedentari, realisti e fantastici. La prima musa di Sacks è la meraviglia per la molteplicità dell'universo." (Pietro Citati)
Sono da sempre affascinata dalla mente umana, così complessa, unica e imprevedibile. La psicologia è uno studio e un lavoro mancato. Questo è uno di quei libri il cui titolo non passa inosservato. Spesso accade di essere attratti dai libri ancor prima di leggerne la trama, lo puntavo da tempo ma l’ignoranza sul tema trattato è il motivo per cui ne ho sempre rimandato l’acquisto. Una volta venutane a conoscenza però è finito subito tra le mie mani. Sacks è un neurologo che fa della sua professione un’arte. I suoi racconti di casi clinici appaiono quasi fantastici agli occhi dei lettori, ma ahimè sono tutte testimonianze. Quanto è bizzarra una mente per così dire “malata”? Quante cose strane possono subire le persone che soffrono di determinate sindromi? A volte additiamo come “strani” certi comportamenti a noi ignoti, senza renderci conto che magari quella persona “ha qualcosa” che lo porta ad essere così. Mi viene in mente un signore che lavora nei pressi del mio luogo di lavoro. Ogni tanto attraversava la strada e veniva a chiedere sempre la stessa cosa “voglio delle patatine”. “Scusi signore ma noi non abbiamo patatine!” Ed ecco la sua faccia bizzarra, incredula. Mi ci è voluto un po’ per farglielo capire e lì ancora non sapevo con chi avevo a che fare. Si è ripresentato da quel giorno almeno altre 10 volte, sempre chiedendo delle patatine. Allorché un giorno stufata gli ho fatto notare che ogni volta veniva a chiederci la stessa cosa! Ma lui con faccia sbigottita e incredula “Io non sono mai entrato qui dentro!!”. Questa storia per dire che, effettivamente siamo circondati non solo da persone e menti tutte uniche, ma che molti che noi comunemente o volgarmente definiamo “malati di mente” ma i medici trattano come "persone speciali, diverse" sono tra di noi. A volte con sintomi ben visibili. Altre molto meno. Un professionista sa ovviamente come trattarli. Anzi, ne è incuriosito, tanto da farli diventare "materiale di studio". Noi di solito tendiamo ad emarginare, ad allontanarci. Ed è giusto o sbagliato?
La lettura di questo libro ha portato grande riflessione e curiosità verso tutte le storie narrate. Oliver Sacks tratta tutti i suoi pazienti come esseri umani curiosi da studiare e curare (quando è possibile) portando il lettore a riflettere su come spesso ci accingiamo a catalogare ed escludere "il diverso" quando ahimè non gli è data scelta di esserlo. E' adatto a tutti, medici e non nonostante appunto a volte possa essere stato fin troppo tecnico. Ci sono momenti in cui mi son sentita particolarmente “ignorante” in materia. Perché veniva dato per scontato che le patologie narrate fossero sicuramente ben conosciute dal lettore (google is the answer). Mi sento però di consigliarlo a tutti coloro che nel fantastico o nell'immaginario vogliono conoscere di più la complessità della mente umana.
4/5
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