Buon pomeriggio lettori! Come state? Come stanno procedendo le vostre letture? Con questo caldo purtroppo passa la voglia di fare qualsiasi cosa, meno male che un buon libro ci è sempre di compagnia. Torno oggi con la recensione di "L'ultima volta che ti ho detto addio" di Cynthia Hand, edito Harlequin Mondadori e omaggio della CE in questione. Lo so, il tema è sempre quello del momento. E' stata una lettura difficile, ma il finale mi ha pienamente soddisfatta.
Autore: Cynthia Hand
Editore: Harlequin Mondadori
Prezzo: 14,90
Data uscita: 16 Giugno 2015
Lexie Rigs è un genio della matematica tutto per lei è rigorosamente razionale, così quando inizia a percepire in casa segni della presenza del fratello - da poco scomparso - non riesce a confidarsi con nessuno. Di certo non lo può dire a sua madre, già convinta che Tyler sia con loro. Non può raccontarlo alle amiche nerd come lei, perché la prenderebbero per pazza. Non può lasciarselo scappare nemmeno con il suo psicanalista: non vuole certo finire imbottita di farmaci. Alla fine, lo confida alla vecchia amica e vicina di casa, Sadie, che non si scompone minimamente di fronte a quell'assurdità, e anzi la aiuta a capire che cosa potrebbe volere Tyler da lei, se davvero si trattasse di lui. Inizia così per Lexie una sorta di viaggio nelle ultime ore del fratello, e ogni tassello del mistero che circonda la sua morte trova piano piano il suo posto. Così Lexie capisce che un fantasma non deve per forza essere vero per impedirti di andare avanti. E ora è il momento di andare avanti.
Gli ultimi capitolo di questo libro sono tanto. Scombussolano in maniera profonda, nella loro semplicità e poi crudeltà e poi speranza. Questo è uno di quei libri con racchiuso al suo interno tante emozioni, dolore, ricordi, testimonianza. Un libro che va preso con i guanti, perché non è facile leggere durante tutto il percorso così tanta tristezza e distruzione. Il tema è quello del momento: il suicidio.
Ma qui ad affrontarlo è una sorella, Lexie, che ha perso il fratello improvvisamente, così, senza il tempo di salvarlo. Una madre che affoga il dolore nell'alcool e un padre che può o meno essere stata la causa, perché ha abbandonato la famiglia, per una nuova vita, una nuova donna, una nuova figlia.
Quanta forza ci vuole per risalire? Quanta forza per compiere davvero, il gesto. Improvviso, cruento, brutale. Nemmeno il tempo di un saluto, e quello che rimane è il nulla. Quali sono state le ultime parole, prima di non riuscire più a pronunciarne altre? Quali sono state le ultime parole, prima di un non addio? Lexie nemmeno si ricorda più i momenti belli, con suo fratello. Le uniche cose che l'avvolgono sono il ricordo della sua mancanza. Il terapeuta le consiglia di scrivere, scrivere, sfogarsi. Un diario per nessuno. Da qui il lettore ripercorre insieme a lei ricordi offuscati o sfoghi. Per poi tornare alla realtà, quella di una madre che ha preso la via dell'alcolismo, per affrontare il dolore. Quella di un padre con una nuova vita, una casa e una compagna diversa. Mai perdonato. Quella di Lexie che sembra perennemente triste e passiva. Tanto, a volte troppo. Quella del fantasma del fratello, che sembra continuare a girare per la casa con il suo profumo, il suo sorriso, la sua immagine. Cosa vuole? Cosa deve fare Lexie, per risalire finalmente e lasciarsi indietro l'immagine del fratello? Un percorso lento, curioso e allo stesso tempo sfinito, arrivarci.
Incredibile angoscia e dolore. Impossibile non chiedersi quanto può diventare triste un animo, contagiando anche gli altri. Il lettore ne è spesso sopraffatto, gli avvenimenti bruschi e il dolore sono i temi principali. Non c'è spazio ad un respiro o un sospiro di sollievo, fino a conclusione.
3/5 |
In compenso una lettura che anche solo per le ultime pagine merita. Ma da affrontare con consapevolezza.
Letto qualche tempo fa e l'ho apprezzato molto. Lexie è stata una bella protagonista ;)
RispondiEliminaGià, seppur inizialmente sia abbastanza difficile da leggere, il suo punto di vista, poi si nota un gran cambiamento con tanto di crescita :)
EliminaEcco, leggendo la trama non avevo ben capito che il tema centrale fosse, anche in questo caso, quello del suicidio...proprio questo mi fa desistere, voglio leggerlo ma lascerò passare un po' di tempo, proprio perché non sopporto questa "moda" che si sta creando intorno all'argomento e vorrei cercare di non farne parte.
RispondiEliminaComunque il libro mi ispira e spero non mi deluderà.
Ti mando un bacione Cri dato che non riesco più ad essere presente come una volta sul tuo blog e non solo ç___ç
Eh infatti vedi Ale... ultimamente mi faccio anche del male da sola a leggermi di fila tutti questi libri con lo stesso tema! Meno male che qualcuno si salva, senza cadere troppo nella moda o nell'assomigliarsi l'uno con l'altro. Questo è particolare, allo stesso tempo purtroppo è stato un percorso difficile da affrontare.... spero tanto possa piacerti!
EliminaUn bacione anche a te tesoro, ci risentiamo presto <3
Ce l'ho in attesa, e non vedo l'ora di affrontarlo anche se la tematica è decisamente difficile!
RispondiEliminaGià, va preso proprio con i guanti!
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