Buongiorno carissimi! Torno oggi con una recensione: "Paper Towns" di John Green. Chi non conosce il nostra caro vecchio John? Ormai, con l'imminente uscita del film di "Colpa delle stelle" siamo stati bombardati dalle ristampe dei romanzi di Green, Green e "Okay? Okay" ovunque! Non sapete di cosa sto parlando? Cosa aspettate ad immergervi nella TFIOS mania? Dopo questo prologo, penso sia giunto il momento di arrivare alla recensione, che, sinceramente, non è così entusiasta quanto l'ansia per l'uscita del film di Colpa delle stelle ma...suvvia, John Green è sempre John Green.
Titolo: Paper Towns (Città di carta)
Autore: John Green
Editore: Penguin usa
Pagine: 305
Prezzo: 7,87
Data pubblicazione: 22 Settembre 2009
Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima.
Avete presente gli amici d'infanzia? Quelli che sono stati vicini di casa, compagni di scuola, amici del mare e così via. Gli stessi amici con cui avete condiviso esperienze, passato e presente per poi perdervi e non ritrovarvi più. Crescere e cambiare direzioni, vite, personalità, maturità. Le cotte che vanno e vengono, il passato che non torna. Per Quentin Jacobsen - più semplicemente detto Q - niente è cambiato dall'infanzia, nonostante la sua vita abbia preso una piega diversa da quella di Margo. Lei è diventata la ragazza popolare, lui è rimasto il ragazzo normale con amici normali dalle preoccupazioni sul trovare o meno una ragazza per il ballo. Eppure un giorno Margo bussa alla finestra di Quentin e lo trascina verso una bizzarra avventura notturna in cerca di vendetta. Torneranno ad essere amici come un tempo? Margo, però, non si presenta a scuola il giorno dopo e nemmeno quello dopo ancora. Dov'è sparita?
È proprio così che si presenta il libro, un viaggio alla disperata ricerca di una ragazza idealizzata dagli
altri, ma con problemi interiori ben più grandi. Un grande viaggio attraverso l'immaginario, indizi assurdi e realtà inaspettate. Una grande amicizia di amici che ci sono per restare, ci sono per qualsiasi cosa anche se ciò comporta abbandonare altri aspetti importanti della propria vita. È proprio questa la caratteristica che mi è piaciuta del libro, il grande legame di Q con i suoi amici e la sua grande forza di volontà e passione a rincorrere i propri sogni per una ragazza che ha conosciuto e che scopre di non conoscere poi così a fondo. Sicuramente un libro che rispecchia nel profondo quella che è la comune vita di un adolescente con le sue paure e la rassegnazione a vivere la vita così com'è senza rischiare il troppo, ma che quando se ne presenta l'occasione - e con le persone giuste - è in grado di buttarsi per vivere, vivere davvero e soprattutto crescere.
Purtroppo nonostante la trama mi abbia incuriosita moltissimo la storia non è riuscita a convincermi particolarmente. Non ho apprezzato la protagonista e il suo grande egoismo, così inevitabilmente la sua ricerca non mi è importata più di tanto. Ma ho adorato il processo in sé, il viaggio in compagnia e le battute sarcastiche tra amici. Io adoro John Green, adoro il sui personaggi e gli argomenti che tratta in maniera così naturale, ma con questo romanzo non è riuscito a coinvolgermi, anzi, ci sono stati momenti in cui ho trovato certe somiglianze con i personaggi di Cercando Alaska. Nel compenso un libro comunque ben scritto e di piacevole lettura.
La protagonista è velata da un grande mistero, così come una personalità del tutto bizzarra. E Città di carta, cosa potrà mai significare, con una trama così? C'è solo da scoprirlo, per rimanere piacevolmente sorpresi da questo dettaglio che credo, pochi, conoscono nella vita reale.
3/5 |