martedì 7 gennaio 2014

Recensione - Noi siamo infinito (Ragazzo da parete) di Stephen Chbosky

La recensione di oggi ha come protagonista il famosissimo libro di Stephen Chbosky "Ragazzo da parete" da cui è stato tratto il film "Noi siamo infinito" con Emma Watson. Non ho visto il film quindi praticamente non ne ho avuto un'idea chiara finché non ho iniziato la lettura. L'unica cosa di cui ero consapevole era il fatto di sentirne parlare tremendamente bene, visto anche l'alta valutazione che ha su Goodreads.


Titolo: Noi siamo infinito (Ragazzo da parete)
Autore: Stephen Chbosky
Editore: Frassinelli
Pagine: 271
Prezzo: 16,90
Data pubblicazione: 21/03/2006

Trama:
Tra un saggio scolastico su Kerouac, una canzone degli Smiths e una citazione del Rocky Horror Picture Show, scorrono i giorni di un adolescente per nulla ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un turbine di prime volte: la prima festa, la prima rissa, la prima cotta... e via salendo nella scala dell'adrenalina. E Charlie, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti. Peccato che il segreto più grande sia nascosto proprio dentro di lui...
“Ma non lo capisci? Io non riesco a sentirlo. È molto dolce, da parte tua; ma a volte sembra quasi che tu non sia presente. È stupendo il fatto che tu riesca ad ascoltare, e a dare conforto a chi ne ha bisogno… ma che cosa succede quando la persona in questione non vuole una spalla su cui piangere, ma un paio di braccia che la stringano, o qualcosa di simile? Non puoi startene seduto lì, e mettere la vita degli altri davanti alla tua, e pensare che questo possa essere considerato un gesto d’amore. Non puoi. Devi agire” - Tratto da Ragazzo da parete di Stephen Chbosky

Mi sono resa conto di non sapere nulla del libro solo una volta preso in mano, avete presente quando pensate di conoscere già qualcosa per il continuo sentito dire? Ecco così è stato per me. Finché un giorno non ho deciso, si, iniziamo finalmente a leggere il libro di cui tutti parlano. E' così che ho scoperto che in realtà altro non è che una raccolta epistolare di un ragazzo a cui è stato affibbiato lo pseudonimo di "Charlie", un ragazzo che scrive ad uno sconosciuto, perché preso dall'agitazione riguardo al suo primo giorno di scuola superiore. Il suo migliore amico è morto, e lui ha paura. Ha paura di essere tagliato fuori, di sentirsi solo. Perché lui è un outsider, uno di quelli che stanno sempre di parte rendendosi quasi invisibili. Le lettere indirizzate a questo "ragazzo misterioso" appaiono molto uno sfogo personale da diario, di quelli che nell'adolescenza ti accompagnano ad affrontare le tue insicurezze e a sfogare o semplicemente ricordare, ciò che ti ruota attorno. Le prime pagine sono state un wow, e così ha continuato fino a metà lettura, peccato che poi l'attenzione sia scemata sempre più e mi sono vista rincorrere le ultime pagine per finire la lettura. Il wow è stato dovuto forse dalla particolarità del protagonista, il "ragazzo da parete" pronto a mettersi in secondo piano per dare precedenza all'ascolto e il bene altrui. Un ragazzo che è difficile capire fino in fondo e che ti lascia continuamente in confusione. E' intelligente ma ogni tanto sembra tonto, è un amico fantastico, ma spesso non sa cosa fare perché privo di esperienza. Proprio come l'adolescente che da un giorno all'altro si trova ad affrontare un mondo nuovo, crescere, con ciò che comporta il crescere. L'amore, le prime cotte, il sesso, la droga, l'amico omosessuale, la prima ragazza, il suicidio, la morte, le molestie. Ci sono talmente tanti temi inseriti e incastonati in maniera quasi casuale da lasciare di stucco. Ma infondo, è così che è fatta l'adolescenza..e Stephen Chbosky l'ha trattata con delicatezza ma allo stesso tempo con la violenza che serve a far aprire gli occhi e ricordare quanto sia dura crescere.

“Ho provato una sensazione sorprendente quando, finalmente, ho stretto il nastro nella mia mano. Ho pensato che in quella cassetta erano racchiusi un sacco di ricordi e di sensazioni, una gioia e una tristezza immense. Già: era tutto lì, nel palmo della mia mano. E ho pensato alle persone che hanno amato quelle canzoni. E a quelle che, per causa loro, hanno vissuto dei brutti momenti o che, viceversa, grazie a esse hanno trascorso attimi stupendi. Ho riflettuto su ciò che significano, veramente. Sarebbe fantastico se ne avessi scritta una: di certo, ne andrei molto fiero. Spero che gli autori di quei pezzi siano felici; spero che si rendano conto di avere tutto ciò di cui hanno bisogno. Sì, me lo auguro, perché mi hanno reso felice. E io sono solo una persona.”Tratto da Ragazzo da parete di Stephen Chbosky


La mia valutazione è di 3,5 stelle, perché l'autore è riuscito a trattare tanti temi tutti insieme solo in qualche pagina epistolare.
Voto: 3.5/5

13 commenti:

  1. Anche io la penso un pò come te! Insomma per me è sopravvalutato ecco. Non mi ha emozionata come credevo....

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    1. Idem! L'inizio è stato ok, poi dopo è diventato ripetitivo!

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  2. Anche io avrei preferito un approfondimento su alcuni temi :3

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  3. Io ho visto il film e me ne sono innamorata! Il libro è in viaggio con Amazon.. dovrebbe arrivare a giorni, non vedo davvero l'ora di leggerlo :)

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    1. Io non ho ancora visto il film, aspetto di leggere una tua opinione sul libro!! Visto che hai visto prima il film! ;)

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  4. Ho trovato il libro un po' noioso, e devo dire che è uno dei pochi casi in cui ho amato di più il film!

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  5. Devo leggerlo questo libro :3 Sarò l'unico a non averlo ancora letto ;)

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  6. Mi sembra un libro noioso e molto triste...e io e libri tristi non andiamo d'accordo. Anzi appena ci incontriamo ci ignoriamo proprio :D

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    1. Effettivamente dopo un po' inizia ad annoiare nonostante i profondi temi trattati :(

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  7. Bella recensione! Anch'io ne ho sentito parlare benissimo e vorrei leggerlo!

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  8. Anche io ho sentito moltissimo parlare di questo libro e soprattutto del film, ma non ho né letto l'uno e né visto l'altro, per quanto ne sia incuriosita... Credo comunque che leggerò il libro (in un momento in cui mi andrà di leggere qualcosa di un po' "impegnativo") e solo dopo vedrò il film, perché credo che il contrario sarebbe davvero deludente e abbandonerei il libro appena il ritmo rallenta un po'!

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  9. Ciao ;)
    Io ho visto il film centinaia di volte e l'ho semplicemente amato; ho intenzione di leggere il libro, sperando che mi piaccia come il film ;)

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