Buongiorno lettori, vi lascio oggi con la recensione in anteprima di Middlegame di Seanan McGuire in uscita per Mondadori il 21 Luglio 2020. Ringrazio la casa editrice per avermi fornito copia digitale del libro.
Editore: Mondadori
Prezzo: 22,00
Pagine: 528
Data uscita: 21 Luglio 2020
Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell'universo. Ed ecco Dodger. E la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica. I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto... non ancora. E poi c'è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. E stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro "padre". Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé. Diventare "dei in Terra" è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.
Seth e Beth, defunti, inceneriti, dissezionati; Andy e Sandy, caparbi, insensibili, insignificanti. Saranno presto eliminati, naufragheranno davanti a qualche massiccio e inaspettato cambiamento. Dodger e Roger sono l’ultima speranza della loro generazione, ma adesso, a vederla così, è difficile credere che quella speranza possa dare dei frutti. Forse è il momento di ricominciare da capo.
Eppure l’astrolabio si è messo a vorticare all'indietro nell'istante in cui loro due sono venuti al mondo. La loro nascita ha dato inizio alla parte conclusiva del piano, e Reed vuole che siano loro, oh sì, vuole che siano loro. Anche se non hanno la forza sufficiente a condurlo alla Città, vuole che siano loro a esaurire pienamente la Dottrina. - Tratto da Middlegame di Seanan McGuire
Ci sono due tipi di rapporto tra fratelli, uno, quello di assoluto amore e senso di protezione l'uno verso l'altro, con qualche litigata certo, ma poi la pace subito dietro l'angolo. L'altro fatto di assoluto odio e intolleranza con litigi continui per qualsiasi piccola cosa. Chi ha un fratello o una sorella sa, quanto può essere facile o difficile il rapporto di crescita o tolleranza l'uno verso l'altro.
Dodger e Roger sono gemelli, senza però saperlo. Sono cresciuti separati, insieme alle famiglie adottive. Da piccoli hanno una connessione, senza riuscire a capire quella voce così strana ma così reale dentro le proprie teste. Un "amico immaginario" ma che supera di gran lunga l'immaginazione. Perché è impossibile che sia tutto finto, frutto di una creazione. La paura di essere presi per pazzi a condividere la scoperta di poter "comunicare" con la mente con un'altra persona, pian piano si crea sintonia e così, senza farsi più troppe domande, entrambi i ragazzi accettano di avere un "dono". Si aiutano a vicenda con i compiti a scuola, perché oltre a poter comunicare possono vedere con gli occhi dell'altro. Dodger ha nel sangue la matematica, i calcoli. E' più avanti di tutti gli altri studenti nella sua materia preferita. Roger padrona il linguaggio, le lettere, le parole e i significati. Ma Dodger e Roger non sanno di essere bambini cuculi creati in laboratorio da Reed, creato lui stesso dalla migliore alchimista dei suoi tempi Asphodel Baker. Non sanno cosa gli aspetta una volta cresciuti, non sanno a cosa può portare la loro connessione. Non sanno, per cosa sono stati realmente creati.
Avrebbero dovuto venire su incompleti, privi di qualunque potere, inadatti al gigantesco, spaventoso mondo degli individui nati con mezzi naturali e non creati come incarnazioni di metafore. Avrebbero dovuto suicidarsi entro i diciott'anni, oppure essere imbottiti di psicofarmaci da adulti ansiosi di “aggiustarli”. È davvero impossibile che si siano trovati, abbiano stretto un legame, aperto una via di comunicazione e siano riusciti a mantenerla attiva anno dopo anno, malgrado tutti gli ostacoli. Ciò che hanno fatto, ciò che sono diventati... è impossibile. - Tratto da Middlegame di Seanan McGuire
Con i migliori auspici e le recensioni entusiaste di Middlegame (senza contare i premi all'autrice), mi sono fiondata nella lettura carica di aspettative. L'impatto è stato confusionario, entrare nel mondo degli alchimisti e della storia creata dall'autrice ha avuto bisogno di una spinta, ma poi la spinta non è bastata. C'è bisogno di esser accompagnati continuamente mano nella mano per poter leggere e comprendere appieno tutto ciò che è racchiuso all'interno del romanzo. La curiosità di capire, conoscere di più è continua, grazie alla sensazione che tutto sia in qualche modo sospeso. Allo stesso tempo non ci è possibile distrarci un attimo, che ecco il caos impadronirsi di tutto. Ammetto che forse la lettura con il libro fisico sarebbe stata più semplice. Ho sentito la necessità di tornare indietro, rileggere, ricollegare. Ma con il formato pdf è stato difficile. Ci sono continui salti temporali, poi il tutto si mischia. Diversi punti di vista, sprazzi del libro Sopra-Sotto che inizialmente non avevo compreso, ma che poi si è fatto più chiaro col proseguo della lettura.
Insomma, Middlegame non è un libro facile, ma oltre a ciò il problema maggiore è stato l'inserimento di interi capitoli a mio parere superflui o protratti troppo a lungo (tipo l'accompagnarci verso tutta la crescita dei protagonisti) che hanno reso la lettura molto lenta. Molto affascinante però l'intera trama su cui ruota il libro, che a tratti ricorda Frankestein, con il creatore che viene ucciso dalla sua "bestia". Incredibile la padronanza dell'autrice sull'argomento. Adorabile e invidiabile il rapporto tra i protagonisti.
Consigliato agli amanti del Fantasy e a chi ama la connessione assoluta dei personaggi, con qualche spargimento di sangue.
3/5 |