sabato 6 dicembre 2014

Recensione - Il tredicesimo dono di Joanne Hust Smith


Buon pomeriggio miei cari lettori! Sono stata un po' assente, causa influenza e poca voglia di fare se non imbottirmi di antibiotici e farmi una sana dormita. Però armata di forza di volontà mi faccio sentire per condividere con voi il mio parere su "Il tredicesimo dono" di Joanne Hust Smith, gentile omaggio della CE in questione. Se state cercando letture a tema Natalizio, beh questa farà sicuramente al caso vostro e, occhio, narra di una storia vera.


Titolo: Il tredicesimo dono
Autore: Joanne Huist Smith
Editore: Garzanti
Prezzo: 14,90
Pagine: 166
Data pubblicazione: 20 Novembre 2014
"Mamma, abbiamo perso l'autobus." E la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, "I vostri cari amici". Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori...


On the first day of Christmas, my true love sent to me a partridge in a pear tree.
On the second day of Christmas, my true love sent to me two turtle doves, and a partridge in a pear tree.
On the third day of Christmas, my true love sent to me three french hens, two turtle doves, and a partridge in a pear tree.
On the twelfth day of Christmas, my true love gave (sent) to me: Twelve drummers drumming; Eleven pipers piping; Ten lords a-leaping; Nine ladies dancing; Eight maids a-milking; Seven swans a-swimming; Six geese a-laying; Five golden (gold) rings; Four calling (colly) birds; Three french hens; Two turtle doves; And a partridge in a pear tree


Succede che le canzoni ci accompagnino, ci ispirino, ci insegnino e ci distraggano.
In "Il tredicesimo dono" è una canzone natalizia (Twelve days of christmas) ad accompagnare dei misteriosi regali firmati "dai vostri veri amici" indirizzati ad una famiglia distrutta dalla morte di un marito e dalla mancanza prematura di un padre di tre bambini.
È difficile essere felici o avere anche le forze di addobbare la casa, l'albero, di comprare regali di avere la stessa allegria che spesso aleggia nell'aria nel periodo festivo, quando in casa si è ancora intenti a superare un lutto. Ed è per questo che la nostra protagonista Joeanne, madre vedova, si chiude in se stessa negando anche ai figli la felicità di festeggiare. Ma quando iniziano ad arrivare questi misteriosi pacchi dono tutto cambia e torna la serenità, così come la possibilità di andare avanti.
La storia è tratta da una storia vera e si sente su pelle la difficoltà di una moglie che deve affrontare da sola la vita dopo il promesso "e vissero felici e contenti". Si può tornare ad essere felici dopo una perdita? Natale è periodo di grande festa, di luci, di doni. Natale è riunire famiglie, accontentare bambini, lasciare il lavoro per dedicarsi all'amore. Ma Natale allo stesso tempo può essere troppo quando mente e corpo sono ancora in lotta contro il dolore. Quanto può essere difficile o fastidioso dover negare ai propri figli la felicità di una festa perché privati dalla forza di festeggiare senza più un marito? La storia di Joanne nel suo percorso ci insegna il dolore e allo stesso tempo il dovere di ritrovare le forze per crescere e accontentare i propri figli. E gli inaspettati doni sono i padroni e protagonisti indiscussi di una ricrescita interiore, tanto da insegnarci che anche un piccolo pensiero indirizzato ad una persona triste, può portare un briciolo di felicità o aspettativa.
Il tredicesimo dono si è rivelata una lettura perfetta per il periodo Natalizio, in grado di commuovere per gli occhi innocenti di bambini in grado di tirare su, a volte, il morale ai grandi. E in grado di insegnare a lottare per il proprio futuro, seppur sia diverso da come lo si immagina. Consigliato e soprattutto indirizzato a chi ha subito una perdita e ha bisogno di una spinta a rialzarsi.

3/5

Cosa ne pensate?
Avete già in mente che letture fare per il Natale?
Siete soliti leggere libri a tema?
Vi piacciono le storie vere?
Fatemi sapere!

13 commenti:

  1. Aww sono contenta che sia piaciuto anche a te! Concordo su tutto, è una storia carinissima e perfetta per il Natale! **

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    1. Già *_* anche se un po' di tristezza addosso la mette il finale compensa tutto!

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  2. Ciao! Non lo conoscevo, ma devo dire che sembra proprio carino! *^*
    Finisce dritto in wishlist. :3

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  3. Da quando ho scoperto dell'esistenza di questo libro, mi è subito venuta voglia di leggerlo! La tua recensione non fa altro che confermare la mia intenzione di comprarlo!!! :)

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    1. Vero? Per il periodo natalizio è perfetto! Anche la cover gioca bene la sua parte :P

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  4. Ho questo libro e vorrei leggerlo appena finisco Vita di Tara *-*
    Non vedo l'ora di leggerlo!

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  5. Questo libro a primo impatto mi sembrava un thriller! Poi leggendo la trama e osservando per bene la cover, mi sono ricreduta ^^
    Sembra molto carino come libro, però non so. Non leggo molte storie vere, anzi, non leggo tantissimi libri che non siano fantasy (ad eccezione di qualche ya)..perciò non saprei proprio!

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    1. Brava Giusy tu devi CONCENTRARTI su Chi è Mara Dyer u_____u

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  6. Ho appena finito di leggere questo libro, l'avevo iniziato l mese scorso ma impegni e altri libri passeggeri mi hanno bloccata...
    Ad ogni modo... è semplice e non scontato, temevo un finale tipo "è stata la cognata/amica/la-mamma-stessa/lo-spirito-di-papà/fratello-maggioreFINE" e invece mi è garbata molto l'evoluzione rivelatrice, che mi ha fatto pensare "ah ma allora non è un semplice romanzo confezionato!", quindi quando ho rimontato la sovracopertina sul libro (che giaceva da un po', fermo sul comodino) ho anche rivisto la dicitura "tratto da una storia vera", che - come detto - emerge in modo lampante.
    Credo che mi avrebbe toccata taaaaanto più profondamente se mi fossi ritrovata nella stessa condizione dei protagonisti, ma fortunatamente no, però sento che la semplicità di questo libro sia la carta vincente.
    Non ci sono eccessi - forse solo l'elevato buonismo legato al "la gioia del donare, il piacere di dare amore", che però non rende la storia troppo incredibile. Mi chiedevo se volessero raccontarci che una stella di Natale e dei coniglietti di cioccolato potessero sostituirsi, per un trio di ragazzini in piena adolescenza, a dei regali "veri" per Natale. Fortunatamente la morale della storia non snatura la vicenda.I pensierini sono una miccia, soprattutto per Joanne, per esortarla a riniziare a festeggiare e costruire una tradizione nuova anche senza la presenza di suo marito.

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