lunedì 14 settembre 2015

Recensione - Un giorno come un altro di Filippo Venturi

Buongiorno lettori! Finalmente mi rifaccio viva con una recensione, è da un bel po' che non ne scrivevo una, spero di rimettermi presto in pari. Oggi vi parlo del romanzo che mi ha inviato Filippo Venturi dal titolo "Un giorno come un altro".

Titolo: Un giorno come un altro
Autore: Filippo Venturi
Editore: Pendragon
Pagine: 221
Prezzo: 14,00
Data uscita: 20 Maggio 2015
Bologna, 2014: la mostra "Il mito della Golden Age", che espone, tra gli altri, il celeberrimo dipinto di Vermeer "La ragazza con l'orecchino di perla", è nel suo pieno svolgimento. Grazie a un'incredibile serie di circostanze favorevoli, Martino, meccanico spiantato dedito ai furti di cerchioni, in una tranquilla serata di maggio riesce a intrufolarsi a Palazzo Fava, sede dell'esposizione, e a entrare in possesso del quadro. Parte così la storia del furto del secolo che, tra ricerche disperate e strampalate richieste di riscatto, vede protagonisti ladri dal cuore buono e funzionari tutt'altro che ineccepibili, in un crescendo di colpi di scena che porteranno a un finale inaspettato...

Un giorno come un altro, presentatomi dall'autore stesso, si è rivelata una piacevolissima scoperta. Filippo Venturi si è fatto conoscere nel migliore dei modi facendo trasparire la sua passione per la lettura e soprattutto, una grande educazione e stima per gli appassionati lettori. Così attratta dalla storia esposta come ironica con protagonista un ladro e il celeberrimo dipinto "La ragazza con l'orecchino di perla" di Vermeer non ho resistito.

Impossibile non tifare per il goffo e buffo Martino, che si ritrova tra le mani un'opera milionaria senza capirne il valore. Lui si innamora di lei, la sua Griet, così la battezza, semplicemente per la sua bellezza, il suo sguardo.
Siamo nel 2014, il quadro, esposto nella famosa mostra a Palazzo Fava di Bologna viene rubato senza premeditazione. Niente piani astuti, studiati. Niente scene alla mission impossible. No, il nostro ladro Martino si ritrova dentro al palazzo per puro caso, in fuga per un furtarello. Nemmeno sa, il valore delle opere che si ritrova davanti. Nemmeno sa in che luogo si trovi. Ma capisce, sicuramente qualcosa valgono, ormai visto che c'è tanto vale portarsene uno con sé!  Eccola la prescelta, La ragazza con l'orecchino di perla, vista e rivista pubblicizzata proprio per la mostra. Eccola, in tutto il suo splendore, ed eccola in tutto il suo valore rubata e portata via.... In bicicletta. Una bicicletta per di più malandata. 
Parte così una storia ricca di piani e colpi di scena, fughe e riscatti, senza far mancare mai nulla al lettore: protagonisti buoni e cattivi, goffi e astuti. Con tanto di quel pizzico di fortuna che fa sempre bene. E perché no, la giustizia che vinca o meno, rende protagonisti anche i cattivi.
Filippo Venturi ha uno stile semplice, scorrevole. In grado di coinvolgere il lettore senza mai annoiare. Non si perde in fronzoli e studiata ironia, gli accadimenti, i dialoghi, le battute appaiono del tutto naturali agli occhi del lettore. Ci fa conoscere nella sua ambientazione un'italia diversa, una Bologna, diversa. E tra le righe della trama aggiunge un pizzico di vita vera, quella di un protagonista che è semplice e puro e nel suo essere ladro ritrova i valori familiari, forse più importanti della ricercata ricchezza.
Consigliatissimo!

4/5

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3 commenti:

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